14 ottobre al parco
Era un bel pomeriggio soleggiato di metà ottobre.
A breve sarebbe cambiata l’ora e bisognava cogliere al volo le ultime opportunità di lasciar stancare i bambini al parco, l’inverno era lungo da passare e, in casa, le alternative non erano allettanti come un bel pomeriggio all’aria aperta con gli amici.
Come avevano oltrepassato il cancello, Giorgia e Davide, si erano smaterializzati per ricomparire sullo scivolo pochi istanti dopo.
Luisa – Bambini volete almeno una merenda prima di correre via?-
“Neanche mi sentono” pensò fra sé , “ Vabbè, se avranno fame verranno”.
Aveva portato un libro che desiderava leggere da tempo ma non trovava mai il momento giusto per iniziarlo.
L – Bambini io sono qui, nella panchina vicino.
G – Ok mamma – rispose Giorgia – Davide dove sei? Andiamo a giocare sul salta salta?-
Davide era già in aria tra le nuvole sul tappeto elastico, mentre pensava che da grande voleva andare oltre le nuvole, nello spazio, tra le stelle e i pianeti.
G – Io faccio il salto più in alto delle nuvole-
D- E io più in alto della stella più alta-
G- E io volo al polo Nord da Babbo Natale-
D- A me Babbo Natale mi porta il Robot per fare i disegni e poi il tablet per fare il gioco con le apine che facevo nel tablet di babbo-
G. – A me porta il camper delle LOL e le scarpe che si illuminano con la bacchetta magica che fa delle vere magie e si illumina-
A loro si avvicinò Alessio
A – Ma che stupidi che siete…Mi che Babbo Natale non esiste!!!-
I due si girarono di colpo, perdendo l’equilibrio e rotolando nel tappetto che rallentò fin quasi a fermarsi.
G- Ma cosa dici?!!? Chi sei?-
A – Alessio… e Babbo Natale non esiste, me lo ha detto mio fratello grande… e infatti a me non mi porta mai niente di quello che voglio-
G – Ma tu gliela scrivi la letterina?-
A – Una volta si, ma non mi ha portato niente, ora non gliela scrivo più, tanto lo so che non esiste-
D- Ma certo, se tu non glielo dici come fa a sapere cosa portarti?-
G- Magari quella volta ha perso il tuo indirizzo-
A – Ma vai brutta scema, non esiste e basta-
G – Sei cattivo e maleducato, per quello non te ne porta Babbo Natale di niente di quello che vuoi- disse Giorgia, con le lacrime agli occhi per l’offesa di quel bambino così antipatico, e continuò – a mee, che sono buona, mi porta sempre quello che voglio… e poi anche altri regali… ma io sono una bambina buona! Aiuto sempre la mia mamma a fare i dolci, faccio i compiti e metto sempre a posto i giocattoli, non faccio mai adirare mamma e papà… solo qualche volta, quando voglio saltare i denti prima di andare a letto e voglio guardare la TV la notte… ma tanto, Babbo Natale, a quell’ora dorme perché è vecchio e deve riposare-
A – Allora tu sei ricca!!!! Perché i tuoi regali li mettono i tuoi genitori, la notte, e Babbo Natale non esiste-
D- Ma Cosaaa!!! – disse Davide – Io l’ho visto Babbo Natale!!!! mi ha anche dato una caramella all’arancia! Era al centro commerciale che guardava come si comportavano i bambini e dava caramelle e cioccolati e un biglietto di profumi ai grandi per scegliere il profumo che vogliono ricevere!-
A. – Era uno travestito, un Tranx me lo ha detto mio fratello grande che è alle medie!!! e lui le sa le cose vere-
G – Ma tua madre non te lo dice che se non sei buono Babbo Natale non viene-
A. – Dove abito io mamme non ce n’è, al massimo c’ è Simona che sembra un po’ la mamma di tutti… ma non è la mamma di nessuno. Io vivo lì con Claudio e Giovanni i miei fratelli grandi… loro a mamma se la ricordano ma io no… e comunque Babbo Natale non esiste, te lo dico io perché io una letterina l’ho scritta e l’ho anche inviata per posta e volevo la Bat-caverna e ho fatto da bravo quasi tutto il mese intero e invece mi è arrivata una tuta e una macchinetta che neanche mi piaceva, l’ho scambiata con il camion di Marcello e poi hanno avuto un incidente e sono volate dalla finestra-
G – Ma certo che non viene Babbo Natale tu non sei buono come Gesù-
D.- Ma Gesù non esiste, lo dice sempre mio babbo a nonna Giulia e lei si adira perché dice che il babbo è retico… cioè che non crede a Gesù… ma io credo che il babbo non dice bugie e che nonna è vecchia e può sbagliare-
G- Si e il presepe allora? È la statua di Gesù Bambino-
D – Te lo dico io chi è Gesù… Mio babbo dice che Gesù è una “metefora”… o “metaora”……non mi ricordo come si dice… però Gesù è praticamente una stella cometa, come un Sole, però più piccola, che a dicembre inizia a diventare grande nel cielo ma è ancora piccola. A Natale, dalle piramidi, credevano di vederlo e sono partiti nel deserto per capire dove cadeva… ma non hanno trovato nessuno, però si vergognavano, allora hanno trovato un bambino e hanno detto che era la stella diventata bambino… poi, tanti anni dopo, Costanzo Nino che era un imperatore molto potente… mi sembra… è diventato papà e ha inventato le storie per i suoi bambini che poi ha fatto scrivere nella Bibbia- continuò girandosi verso Alessio, – Però, se sei buono come nelle storie, va bene lo stesso… e Babbo Natale, che invece esiste e io l’ho visto con i miei occhi, il regalo già te lo porta-
G – Tu gli devi scrivere il tuo indirizzo nella busta della lettera e lui ti porta un bel regalo. A volte capita che può aver finito le scorte di quel regalo perché lo volevano tutti e allora è meglio se nella lettera ne metti tanti cosi almeno uno te lo porta giusto –
D- La lettera, va scritta con amore e gentilezza- disse Davide solennemente
A – Bleah l’amore è per le femmine-
G -L’amore è per tutti!!! Per i maschi e per le femmine, per i grandi e per i piccoli, per le persone e per gli animali e anche per la natura e le piante… me lo dice sempre la mia mamma- Giorgia pensò che forse Alessio, non avendo una mamma, certe cose non le poteva sapere…-
A – Io l’amore non l’ho mai visto-
D – E certo! Mica si può vedere-
A – Allora è come Babbo Natale… non esiste-
G – L’amore è come quando guardo un film sul divano insieme alla mia mamma e al mio papà e quando insieme ridiamo e ci facciamo il solletico.-
D- Oppure quando la nonna sgrida il nonno però poi gli da sempre la fetta di torta più grande, o quando il sabato esci a giocare con il tuo cane e lui è felice e ti lecca per darti tanti baci perché ti ha aspettato tutta la settimana.-
A – Quindi valgono anche gli animali?- disse Alessio che ora ascoltava con più interesse – Che fortuna io li preferisco alle femmine-
G – Certo siamo tutti figli di Gesù…- disse Giorgia guardando Davide, con tono severo – quindi- continuò rivolta ad Alessio -se vuoi il regalo devi raccontare nella letterina le cose buone che hai fatto, con amore e gentilezza-
D – E poi devi chiedere la Pace nel Mondo… me lo ha detto il mio maestro che la Pace nel Mondo è importante perché così Babbo Natale può andare da tutti i bambini… anche quelli dei paesi dove c’è la guerra… e noi dobbiamo imparare a costruire la Pace nel Mondo per aiutare Babbo Natale.
A – E come si fa?
G – Disegni un arcobaleno gigante e ti tieni per mano con altri bambini e canti una canzone di Natale. E si canta così forte che tutti gli uomini cattivi che fanno la guerra la sentono e smettono di litigare perché sanno che siamo più di loro… poi lo scrivi nella letterina e lui lo sa che sei buono-
A – Ma vai va-
D – Prova!! Vedi che questa volta funziona!!!
G – E ricordati di salutarlo dicendo che gli vuoi bene… che vuol dire che sei un bambino buono… prova!!! Vedrai che ti arriva il regalo giusto.
Luisa che aveva ascoltato il discorso dalla panchina, si ricordò di quando da bambina aspettava Babbo Natale con i suoi fratelli, osservando il cielo dalla finestra del salotto per riuscire a scorgere la slitta con le renne.
Sapeva di aver avuto un infanzia felice ma sapeva anche cosa provavano i bambini delle case famiglia. Ricordava i pianti e gli sfoghi della sua amica Chiara alle medie, quella cara ragazzina con cui poi si era persa di vista in seguito alla fine della scuola e al suo trasloco in un’altra città… “Ci fosse stato internet a quei tempi”.
Luisa pensò che ogni bambino ha il diritto di credere nella magia di Babbo Natale per più tempo possibile.
Nel frattempo si era fatto tardi e lei aveva promesso alla sua amica di portare Davide dai nonni per le 19:00… anche stavolta non aveva iniziato il libro…
L – Giorgia, Davide è tardi, dobbiamo accompagnare Davide dalla nonna. Salutate il vostro amico vi rivedrete la prossima volta-
G – Ciao Alessio, inizia a scrivere la lettera che prima arriva meglio è-
D – Ciao, ci vediamo la prossima volta che veniamo a giocare-
A – Ciao!… Ma tornate? Ora la scrivo, ci provo una sola volta eh e poi vediamo chi ha ragione-
G e D – Ok- dissero insieme Giorgia e Davide facendo un accenno di occhiolino e tirando su il pollice in segno di approvazione – Ciao Ciao!! ci vediamo la prossima volta-
25 dicembre alla Casa Famiglia
Alessio non poteva ai credere ai suoi occhi… quei due avevano vinto e tutti gli altri si erano sbagliati!!! la Bat-caverna era lì davanti ai suoi occhi!!!! Ed era proprio per lui!!!
– Esiste!!!! Esiste!!!!!! Buon Natale!!!- gridò felice mentre teneva stretto stretto il suo regalo. Saltava da una parte all’altra e il cuore gli scoppiava dalla gioia così tanto che voleva abbracciare tutti… pensò che forse allora esisteva anche l’Amore e la Pace nel Mondo.
FINE
In questo racconto del mese di Dicembre ho voluto dare voce ai bambini che sono i veri protagonisti del Natale e ci mostrano la realtà con il filtro della magia e rendono possibile l’impossibile.
I bambini tendono a semplificare i concetti di Amore, Pace e Felicità… credendo che tutto possa essere conquistato facendo i buoni. E sarebbe bello se continuassimo a crederlo e ad impegnarci anche da adulti.
Ogni Bambino crede nella verità che gli viene raccontata e nella realtà che gli adulti di riferimento gli presentano, perché si fidano di loro.
I bambini riescono a continuare a giocare insieme anche credendo in cose totalmente opposte e differenti.
Crescendo perdiamo il rapporto con i bambini che siamo stati per lasciare spazio a quella che è la realtà degli adulti… un luogo fatto di doveri, stress e preoccupazioni, un luogo in cui non c’è spazio per la magia, in cui il nostro bambino interiore viene messo a tacere in un angolo, quasi in punizione per aver creduto nell’impossibile. Amore , Pace e Felicità diventano utopie e perdiamo la capacità di continuare a stare insieme a chi non la pensa come noi.
È importante non perdere di vista il bambino che abbiamo dentro e permettergli, almeno ogni tanto, di uscire dall’angolino per giocare in libertà e viaggiare con la mente, credendo che anche l’impossibile possa diventare possibile grazie all’amore e alla gentilezza, magari facendo i “buoni” e mettendoci d’impegno nel costruire un mondo un po’ più giusto.
È importante proteggere il nostro bambino interiore proprio come faremo con qualsiasi altro bambino e permettergli di incontrare altri bambini che credono ancora nella Magia, nell’Impossibile, nell’Amore e nella Pace, così da prendersi per mano e diventare costruttori di Pace nel mondo.
È importante farlo per i bambini che siamo stati, per quelli che ci sono e per quelli che verranno.
NADIA.
06/12/21