In questo periodo, un mantra meraviglioso sta girando nelle nostre case, nelle nostre bacheche, nei nostri terrazzi: “TUTTO ANDRÀ BENE”.
Una notte, queste parole son state sparse, attraverso dei post-it in alcune città del nord Italia e in pochissimi giorni “il contagio è stato virale”.
Uso queste parole non a caso, perché il significato di quel gesto è stato proprio attivare un “virus emotivo” per contrastare il “virus della paura”.
Qualcuno ha deciso che la Speranza avrebbe girato alla stessa velocità del virus che ci sta terrorizzando.
Come un messaggero in una lotta contro il tempo.
La persona o le persone, che hanno lanciato questo messaggio avevano lo scopo di conquistarci e sollevare una barriera contro la paura che caratterizza questo periodo di difficoltà.
Bisogna dire grazie a chi si prende in carico la responsabilità delle emozioni degli altri, chi lo fa è un leader a tutti gli effetti.
È un leader perché vuole vincere una battaglia, perché prima degli altri decide quale sarà la strada e si mette in marcia, spianando la via.
Perché anche davanti all’incertezza il suo passo rimane sicuro.
È un leader perché accende una luce e gli altri lo seguono.
È un leader perché sceglie le emozioni come un armatura da indossare.
Ogni giorno e in questi particolarmente, siamo chiamati ad essere dei leader coraggiosi, leader di emozioni. Perché?
Perché, mantenere alto l’umore e gestire consapevolmente le nostre emozioni, è vitale?
Chi gestisce gruppi di persone lo sa , si lavora molto meglio e si ottiene di più.
Le emozioni fanno parte di noi e, soprattutto in questi giorni, sono molto forti e contrastanti. Passiamo da paura a speranza in base alle notizie che ci arrivano, come se fossimo sotto un bombardamento continuo.
Gestire le emozioni, e non esserne sopraffatti ci aiuta a mantenere l’equilibrio necessario per trovare soluzioni veloci davanti alle difficoltà, soprattutto in situazioni di emergenza.
Oggi abbiamo paura, per la nostra salute, per le persone care, per le nostre aziende già provate da una situazione economica non eccellente.
Se siamo lavoratori autonomi o aziende abbiamo paura che gli aiuti dello stato non bastino a coprire i danni e le perdite.
Abbiamo paura se siamo dipendenti e dobbiamo continuare a lavorare in sede perché non possiamo tutelare noi e i nostri cari stando a casa.
Abbiamo paura dell’incertezza.
La paura, è un’emozione importante e vitale se dà una risposta immediata per risolvere una situazione problematica.
Ha la funzione di guidare l’uomo verso la sopravvivenza ed è la giusta reazione al pericolo.
Siamo una macchina perfetta. La paura è un campanello d’allarme importante ma non può prendere il sopravvento perché altrimenti ci immobilizza e non ci fa reagire al pericolo.
Reagire alla paura e non alimentarla è il primo passo per salvarci in qualsiasi situazione.
Questo vale anche per tutte le altre emozioni negative, più le alimentiamo più lasciamo loro il potere di controllarci.
Gestire le emozioni significa riconoscerle e capire come possiamo utilizzarle a nostro favore.
Significa scegliere ogni giorno di quale emozione vogliamo vestirci e trasmetterla alle persone che abbiamo vicine.
Come tutelare le nostre emozioni in questi giorni?
Staccandoci per qualche ora dal mondo dei social network e dalle notizie 24 ore su 24.
Sarà anche l’unico contatto con l’esterno ma porta nelle nostre case anche tanta tensione e tante notizie allarmanti e non sempre veritiere… se non siamo giornalisti, inseguire lo scoop non ha senso (e anche se lo fossimo sarebbe meglio filtrare le notizie in base alla veridicità e all’utilità… con “carità”).
Io personalmente cerco di informarmi solo attraverso canali ufficiali e verifico sempre le notizie prima di considerarle valide, soprattutto quando creano emozioni troppo forti, sia in negativo che in positivo ( tipo allarmismi eccessivi o scoperte miracolose).
Un confronto sulla situazione ci vuole, sia tra adulti che con i bambini, che sia costruttivo, sempre filtrando allarmismi e cercando di capire quali sono le soluzioni migliori da adottare (i bambini imparano le regole e imparano a comprendere come si gestiscono le notizie).
Alimentiamo il pensiero positivo. Cerchiamo la bellezza.
Se proprio non riusciamo a non usare cellulare e tablet per qualche ora, meglio condividere barzellette, cose divertenti, musica, arte e tutto ciò che di bello ci offre il web, qualsiasi messaggio veritiero di speranza e di allegria.
Facciamo qualcosa di pratico.
Molti hanno deciso che è arrivato il momento delle pulizie di primavera e credo sia proprio il momento giusto per loro. Io non ho messo sottosopra la mia casa, ma faccio tutte quelle cose che mi fanno stare bene e che fanno bene alla mente, al cuore e al corpo 🙂
Chi ha bambini può fare comunque qualche attività con loro, magari non sarà rilassante, ma sicuramente sarà impegnativo e divertente.
Chi invece non ne ha può comunque dedicarsi in tutta tranquillità a qualsiasi attività artistica o manuale… la creatività nutre l’anima e, soprattutto, fa passare un bel po’ di tempo
Si può fare giardinaggio , bricolage o dedicarsi alla cucina creativa, ma anche cucire, dipingere, suonare, lavorare a maglia, scrivere, etc… si può dar sfogo all’artista che ognuno di noi porta dentro.
C’è anche la TV ma magari meglio scegliere un film divertente piuttosto che l’ennesimo dibattito.
Fate le cose che vi piacciono e che potete fare tranquillamente senza uscire.
Perché è importante tutelare l’umore?
Per quanto la risposta a me paia scontata (il pessimismo fa male e non serve a risolvere i problemi anzi, impedisce di trovare soluzioni), non è così per tutti.
Alcuni pensano che vedere il lato negativo sia una tutela per prepararsi al peggio, che conoscere il quadro completo delle situazioni catastrofiche possa cambiare il flusso delle cose.
Non c’è niente di più falso, a meno che non siate scienziati o medici che stanno lottando in prima linea.
Avere il quadro completo non ci serve a niente… tutto quello che dobbiamo sapere è che dobbiamo tutelarci e tutelare la salute degli altri. Il resto alimenta solo pessimismo, rabbia, ansia e depressione (per essere chiari).
Tuteliamo la nostra salute anche psicologica (alla quale è strettamente legata quella fisica).
Tuteliamo le emozioni di chi abbiamo vicino, soprattutto dei bambini, dei collaboratori e delle persone di cui ci prendiamo cura ogni giorno.
È importante diventare Leader di Emozioni:
Essere leader significa trovare un momento per stare da soli e affrontare le proprie emozioni, al fine di sentirle, comprenderle, accettarle e metterle al servizio delle persone che amiamo senza perdere il controllo.
Essere leader significa saper incanalare le emozioni per fare cose coinvolgenti, produttive e nuove.
Essere leader significa non mentire sul proprio stato d’animo, le emozioni ci si leggono in faccia e rischiamo di perdere credibilità.
Essere leader significa dare l’esempio e scegliere quali emozioni vogliamo alimentare e trasmettere alle persone vicine.
Essere leader significa essere responsabili di noi stessi e degli altri e dare alle emozioni il valore che hanno, saperle gestire per costruire e non per distruggere.
E tu che emozione vuoi indossare oggi?
Nadia
23/03/2020