Cura di sé: ancora e trampolino.

Foto by Taryn Elliott on Pexel.com

Durante la Rivoluzione Francese, la giovane Principessa Maria Teresa Carlotta , figlia dei regnanti di Francia, fu imprigionata insieme alla madre, al fratello e alla zia. Rimaste sole, dopo l’esecuzione della madre e la morte del fratellino, la zia, per aiutarla ad affrontare la prigionia con dignità e senza impazzire, la obbligava, ogni giorno ad una routine improntata alla cura di sé e dell’ambiente circostante. Sveglia alle sette del mattino, pulizia dell’ambiente, cura del corpo, preghiera e passeggiata veloce in cerchio contando i passi. Attraverso quest’attività obbligatoria e routinaria, che poteva sembrare inutile dentro una cella, la principessa riusci a mantenersi viva e in salute, prendendosi cura del suo corpo, dell’ambiente in cui viveva, della sua anima e della sua mente. Dopo un anno dalla morte della zia, alla principessa in depressione, fu affiancata una dama di compagnia, le fu permesso di studiare, di avere biancheria pulita e di tenere un diario quotidiano. Una volta uscita di prigione, pur portandosi dietro i traumi di un’esperienza cosi dura e atroce, vissuta tra l’infanzia e l’adolescenza, qua l’è stata per lei la Rivoluzione Francese, divenne l’eroina di famosi romanzi e canzoni popolari, era chiamata L’Orfanella del Tempio e fu amata dal popolo come una diva. A 17 anni poté ritornare alla sua famiglia d’origine in Austria e vivere finalmente la sua vita.

Cosa sarebbe successo di quella giovane se nessuno l’avesse guidata alla cura di sé nei dolorosi anni di prigionia?

La cura di sé (che si estende alla cura dell’ambiente in cui viviamo e delle cose che ci appartengono) può essere considerata, nelle occasioni difficili, un’ancora che ci tiene stabili nelle tempeste della vita, ci sprona a vedere oltre le difficoltà, come se ci stessimo preparando a qualcosa di buono, ad un incontro importante, ad un evento di gala, quello con la vita. La cura di sé è anche il trampolino di lancio ogni qualvolta vogliamo dedicarci alla realizzazione di un nuovo progetto, di un sogno, di un’idea scaturita dalla nostra mente. È un passo necessario ogni volta che partiamo per una nuova avventura o siamo costretti a rimodulare la nostra vita, occuparci di noi stessi e di ciò di cui abbiamo bisogno.

Ogni volta che si parte, o si riparte, la frase che ci aiuterà a proseguire con successo sarà “Parto (o riparto) da me”.

Persino ogni volta che ci sentiamo sfuggire di mano la situazione e ci troviamo a navigare tra i mille imprevisti della vita, dobbiamo ricordarci che abbiamo un’ancora che ci tiene ben saldi nel mondo: noi stessi e la cura del nostro benessere.

Prendersi cura di sé stessi è così importante da essere la base di ogni percorso di successo! Il successo è qualcosa che definiamo noi (ogni persona ha un concetto diverso di successo) in base alla nostra idea di realizzazione personale.

Il concetto di successo e di felicità si avvicinano molto alla nostra idea di stare bene, di vivere una vita soddisfacente. Nessuno è soddisfatto della sua vita se sente di stare male, di starci stretto, o largo, di non aver raggiunto ciò che desidera, se si guarda allo specchio e non si piace, se non riesce a coltivare le relazioni importanti della sua vita. Il benessere e la cura di sé sono la base della nostra felicità perché, ogni volta che aggiustiamo qualche spigolo della nostra vita che non ci soddisfa prendendoci cura di noi stessi, ci avviciniamo al concetto di successo che c’è nella nostra mente.

LA CURA DI SE IN QUATTRO FASI. Prima di tutto per capire cosa desideriamo e cosa dobbiamo fare per stare bene è necessario prenderci del tempo per stare con noi stessi. L’ascolto di chi siamo e come stiamo, quali sono le nostre esigenze fisiche, mentali emotive, sociali e via, è il punto di partenza. La stanchezza, lo stress, il malumore o, semplicemente, quella sensazione di malessere che non si riesce a spiegare bene se sia fisica o meno, sono segnali inequivocabili che vanno ascoltati. Cosa non ci fa stare bene? Cosa c’è nella nostra vita che non ci convince? Cosa ci renderebbe più felici?

Permettiamoci di metterci a nudo davanti a noi stessi e osserviamo chi siamo!

Una volta che abbiamo un’idea di chi siamo e di cosa ci piace o meno di noi accogliamoci senza giudizio, non è necessario criticarci e soprattutto è inutile, non aiuterà certo a migliorarci. Facciamo invece una valutazione di ciò che ci piacerebbe fare per migliorare noi stessi, facciamoci qualche domanda:

Di cosa ho bisogno? Cosa posso fare per iniziare a piacermi di più? Cosa posso fare per stare bene con me stesso? Cosa mi farebbe stare proprio bene? Diamoci risposte sincere come se fosse un consiglio ad un amico, a cui vogliamo molto bene e desideriamo vedere felice. Cerchiamo il bello che c’è in noi. Tutti abbiamo qualcosa che ci piace e che sappiamo essere il nostro punto di forza, che sia una caratteristica fisica, una competenza acquisita nel tempo o una una peculiarità del carattere. Ognuno di noi sa di avere qualche qualità. Avere cura di sé significa innanzitutto portare alla luce con orgoglio il bello che spesso teniamo nascosto. Valorizzare sé stessi significa sapersi dare il giusto valore e offrire al mondo la mostra versione migliore.

Darsi degli obiettivi di miglioramento e di crescita è, infine, il modo migliore per raggiungere il benessere, perché andiamo a migliorare ciò che non ci piace e ci fa stare male per arrivare a stare bene con noi stessi. Non ci piace la nostra forma fisica? potremo darci degli obiettivi riguardo la dieta e l’attività sportiva. Viviamo un momento stressante per il troppo lavoro? Potremo iniziare a dedicarci un determinato momento della giornata/ settimana/ mese per il relax o per coltivare passioni e hobby.

MENS SANA IN CORPORE SANO. Corpo o mente? È un po’ un gatto che si morde la coda. Spesso siamo troppo occupati a inseguire le nostre attività e impegni e ci ritroviamo troppo stanchi per occuparci di noi stessi. Per fortuna, la cura di sé, è una routine che comprende tanti aspetti della nostra vita e può essere inserita tranquillamente nella nostra quotidianità. Ogni giorno possiamo fare qualcosa per stare bene. “Una mente sana in un corpo sano” è una frase che ci indica la strada.

Tenere il corpo attivo, in forma, forte e sano, libera la mente da pensieri inutili e dannosi, superflui e stimola invece la produzione di idee interessanti, risolutive, innovative. Allo stesso tempo allenare la mente ci tiene vigili e attivi anche fisicamente. Allenamento e nutrizione sono i segreti per prendersi cura di noi stessi ed è valido sia per il corpo che per la mente. L’attività fisica legata ad una buona nutrizione ci aiuta a tenere in forma il nostro Tempio Sacro, cioè il corpo, che racchiude la nostra anima e le nostre idee. La mente, così come l’anima, si nutre di tante piccole cose, comprese le emozioni, la bellezza e persino le esperienze ricreative.

Stare bene fa stare bene!

Ovviamente è fondamentale il riposo, se abbiamo imparato ad ascoltarci, non possiamo ignorare i messaggi che il nostro corpo e la nostra mente ci inviano quando arriviamo oltre un certo limite e, se li snobbiamo, rischiamo di trovarci bloccati in situazioni più impegnative rispetto ad un buon sonno di 8 ore o ad una settimana di ferie.

È importante dedicarsi un momento quotidiano per chiederci se ci siamo trattati bene, se anche oggi abbiamo fatto un passo verso la felicità e il successo, partendo dalla persona più importante della nostra vita: noi stessi.

SIAMO SPECCHI. Un ultimo vantaggio molto importante è il fatto che, prenderci cura di noi stessi è il miglior allenamento per imparare a prendersi cura degli altri e viceversa. Nessuno può imparare ad ascoltare e capire i bisogni di un altro individuo, ciò di cui ha bisogno e come può aiutarlo, se non ha prima imparato ad ascoltarsi senza giudizio e compreso i propri bisogni. Viceversa, la relazione con gli altri e il prendersi cura di loro, oltre a far bene, ci offre la possibilità di imparare ad ascoltare senza giudizio, a comprendere e ad osservarci, da punti di vista differenti.

Prendersi cura è un dare e ricevere continuo che offre a ciascuno la possibilità di esprimere se stesso al meglio, è un fare bene al mondo a partire dal punto più vicino che abbiamo: noi stessi.