La versione migliore di sé stessi

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Io sono me stessa e mi amo, con i miei limiti e i miei pregi. Se sbaglio lo ammetto e chiedo scusa, agli altri e a me stessa ma non mi fossilizzo sulla mia colpa, piuttosto cerco di capire dove ho sbagliato per far meglio la prossima volta. Se qualcosa mi impedisce di star bene cerco di cambiarla, affrontando l’ostacolo, sia esso una difficoltà esterna o un limite personale. Definisco io le mie priorità. I miei gusti sono i miei e non devono necessariamente essere uguali a quelli di qualcun altro. Vivo le mie emozioni ascoltandole e accettandole con consapevolezza e faccio del mio meglio per non esserne travolta e non travolgere chi ho vicino. Vivo al meglio delle mie possibilità, cerco ogni giorno di realizzare me stessa e i miei desideri senza danneggiare o offendere nessuno. I miei limiti sono la mappa del mio percorso personale e mi ricordano che sono umana e che ho ancora tante cose da imparare nella vita.”

Essere se stessi è una bella sfida. Per poterlo fare è necessario sapersi ascoltare, sapersi accettare, accogliere e perdonare.

È la strada migliore che si possa scegliere in ogni percorso e ormai in tutti i settori ci sentiamo dire che, per avere successo, dobbiamo essere noi stessi con sincerità.

Allora perché il secondo consiglio più inflazionato è quello di lavorare su se stessi per migliorarsi?

Viene da chiedersi “Perché devo migliorare se posso aver successo essendo solo me stesso?”

Perché, spesso e volentieri, giustifichiamo noi stessi con la frase “Io son fatto così”.

La usiamo ogni volta che non vogliamo metterci in discussione e abbiamo necessità di giustificare le nostre mancanze, gli sgarbi, gli eccessi.

Ogni volta che vogliamo dar ragione alla nostra versione peggiore stacchiamo la “frase passe-partout” dal carnet delle giustificazioni.

Certo, si potrebbe anche accettare di aver sbagliato, ammettere di aver fatto una grande cavolata, travolti dalle emozioni, o di aver risposto in maniera sgarbata perché eravamo di indisposti ma dovremmo accettare la possibilità di essere individui normali e fallibili.

Di conseguenza, spesso, si pensa che l’essere se stessi significhi mostrare il proprio lato peggiore.

Quindi, qual è la strada giusta?

Continuare ad essere così onesti da andare in giro a dire tutto ciò che vogliamo, senza filtrare pensieri ed emozioni?

Far finta di essere qualcun altro?

O lavorare su se stessi, cercando di essere comunque onesti e sinceri ma con un po’ di gentilezza e padronanza di sé?

Ognuno di noi è completo nella propria imperfezione e questa, in fondo, è una buona notizia per svariati motivi.

1) Possiamo continuare ad essere noi stessi e a mantenere tutte le caratteristiche che ci fanno essere persone amate ed apprezzate,

2) possiamo continuare a volerci bene anche quando sbagliamo,

3) abbiamo così tanto lavoro da fare su noi stessi che si può migliorare per tutta la vita.

Quando ci giustifichiamo priviamo noi stessi dell’opportunità di migliorare.

Con la frase “io sono fatto così” spesso ci perdoniamo di farci travolgere dalle emozioni, incapaci di gestirle in maniera efficace.

Giustificandoci rimaniamo ancorati ai nostri limiti e ci priviamo di crescere.

Lavorare su se stessi significa inoltre portare alla luce i propri pregi e talenti.

Significa imparare ad amare e ad accogliere perfezione e imperfezione nella completezza della propria persona.

Così, potrebbe capitare un giorno che invece di dire, con onestà sfacciata, alla migliore amica che il suo vestito “è proprio brutto”, si potrebbe arrivare a dire, con garbata onestà, che si hanno gusti differenti o, perfino, che a lei potrebbe star meglio qualcos’altro, perché quel vestito non risalta la sua bellezza.

Essere sinceri significa essere gentili ed accoglienti con se stessi e rispecchiare questa relazione nel rapporto con le altre persone.

Ognuno cerca di portare al mondo la sua versione migliore quella che costruisce ogni giorno realizzando se stesso.

I limiti personali sono le tappe di un percorso da superare, accoglierli senza giustificarsi è la chiave di lettura.