L’azzardo di un bivio

Man mano che avanziamo nella crescita ci troviamo a dover affrontare delle scelte sempre più significative e importanti per la nostra vita.

A partire dalla scelta della scuola superiore in poi iniziamo ad essere padroni e responsabili di quelle scelte che, man mano, condizioneranno sempre più la nostra vita e la nostra realizzazione.

A volte ci troviamo di fronte a dei bivi, due opzioni che potrebbero essere entrambi gratificanti ma allo stesso tempo sono una l’opposto dell’altra.

Scegliere, allora, diventa un azzardo, si prende una strada senza sapere esattamente dove ci condurrà.

A volte, la scelta che più ci affascina sembra quella meno sicura e più impopolare, spesso ci troviamo in conflitto tra l’inseguire le passioni e la ricerca di una stabilità economica e sociale.

Dobbiamo scegliere la scuola/università/percorso professionale che più ci affascina o quella che offre più prospettive nel mondo del lavoro?

Single o coppia?

Matrimonio si, matrimonio no?

Famiglia o Carriera?

Figli si, Figli no?

Figli unici o famiglia numerosa?

E man mano che avanziamo con l’età le scelte diventano più significative e definiscono la direzione che diamo alla nostra vita.

Cosa fare in queste situazioni?

Sentire pareri diversi e versioni opposte tra loro ci potrebbe aiutare a valutare i pro e i contro senza però chiarire la cosa più importante: capire cosa è veramente importante e adatto a noi e alla nostra vita.

Ci sono persone che inseguono le proprie inclinazioni da sempre e riescono a fare il lavoro dei loro sogni, altre che riescono ad innamorarsi del proprio lavoro senza necessariamente averlo sognato da una vita e altre ancora che, pur facendo ciò per cui si son preparate, non riescono comunque a sentirsi realizzate o soddisfatte.

Ci sono persone che scelgono di seguire le proprie passioni e non sentono l’esigenza di mettere radici e altre che decidono di lasciare una brillante carriera per dedicare le proprie energie alla famiglia.

Ci sono genitori che desiderano una famiglia numerosa e altri che pensano che tre sia il numero perfetto.

Ci sono coppie che stanno bene in coppia e single che stanno bene single.

Quando ci apriamo agli altri e osserviamo, ascoltiamo e valutiamo cosa ci piace e cosa invece non fa proprio per noi, sicuramente non possiamo che esserne arricchiti.

Attenzione però a non cadere nella trappola dei luoghi comuni e delle scelte dovute!

Molte persone nascondono la propria insoddisfazione dietro la parola dovere.

Tante di loro hanno fatto determinate scelte perché non vedevano alternative.

Altre hanno creduto che accontentarsi di una scelta comune fosse più sicuro rispetto alla scelta più impopolare di non accontentarsi di un surrogato di felicità.

Di solito sono persone che tendono a “volare basse” e tenere gli altri allo stesso livello tentando di convincerli che la loro sia stata la scelta migliore.

Sono coloro che sminuiscono le passioni e le idee innovative, che deridono chi ha idee differenti dalle loro, non sono propriamente spinte da intenzioni negative ma vivono la vita a risparmio energetico per paura, per insicurezza, per qualche motivo sconosciuto che comunque è il loro motivo non il tuo.

È importante riconoscerle, comprendere che ciò che hanno scelto può essere adatto a loro ma non a noi, se ci va posiamo ascoltare ciò che hanno da dire, può essere sempre utile ma poi è importante proseguire per la propria nostra strada, consapevoli di avere davanti altre alternative.

Non esiste una scelta adatta per tutti, assoluta, esistono tante opzioni valide a seconda della vita di ciascuno di noi che è unica e speciale.

Nessuno sarà mai in grado di dirci cosa è meglio per noi perché nessuno ci conosce bene come noi stessi.

Ogni scelta comporta delle rinunce, almeno momentanee, dei sacrifici e delle responsabilità. Cosa scegliamo di sacrificare e quali responsabilità siamo in grado di accollarci lo possiamo sapere solo noi.

Solo noi siamo in grado di valutare cosa possiamo accettare e cosa no, quali rischi siamo disposti a correre.

La scelta giusta dipenderà solo da quanto le idee che abbiamo su noi stessi sono chiare: Chi siamo? Cosa desideriamo?

Quindi, mettiamoci davanti allo specchio con molta onestà e sincerità e rispondiamo a queste domande.

Apriamoci agli altri con attenzione, snobbando luoghi comuni e “consigli tossici”.

Ricordiamoci che siamo persone in continuo divenire e che anche le scelte significative, se le condizioni lo consentono, possono anche essere ritrattate in corso d’opera.

Le scelte che facciamo determinano la direzione che diamo alla nostra vita e condizionano la nostra realizzazione personale, non possono essere un surrogato di felicità al quale ci adattiamo per inerzia, senza valutare le conseguenze nella relazione con noi stessi.

Nadia .

01/07/2021