Pasqua: germoglio di nuove realtà

È Pasqua, per i cristiani la festa della Resurrezione, si potrebbe considerare la festa della primavera, la rinascita della Natura.

Come quasi tutte le feste religiose, è un rito di passaggio e di crescita, celebra la trasformazione della Terra e il cambiamento da una stagione ad un’altra.

Celebra la Rinascita dopo la morte.

Dopo il lungo inverno, rigido e avaro di risorse, finalmente la terra, trasformata e rinvigorita dal riposo, rinasce, timidamente, mostrando nuove prospettive di vita.

La Pasqua è la celebrazione di un percorso che, passando attraverso un periodo di sofferenza, difficoltà e morte, conduce ad un cambiamento profondo, ad una nuova Vita.

Per questo, pur non condividendone il valore religioso, mi piace molto il messaggio pasquale.

Mi piacciono i percorsi che, attraverso un profondo cambiamento, portano ad una trasformazione, mi piace il messaggio di speranza che trasmette questa festa, lo sento sempre molto attuale.

Rappresenta un po’ tutte le crisi, le rotture, i conseguenti cambiamenti che caratterizzano le varie fasi dell’evoluzione e della crescita in cui è necessario cambiare un po’ pelle, cambiare un punto di vista, cambiare alcune prospettive, aprendoci nuovi orizzonti.

Ad ogni tappa, ad ogni cambiamento, ad ogni Pasqua, dobbiamo lasciare dietro qualcosa di familiare, abbandonare alcune abitudini per trasformarci in un essere nuovo… lo stesso ma diverso.

La morte che fa tanta paura, non è un punto finale ma un punto di ripartenza.

Non c’è crescita, non c’è rinascita se prima non si attraversa questo momento duro, severo e molto doloroso, che è la morte.

Tralasciando l’aspetto religioso, personalmente, interpreto la morte come un momento, sì, di profonda sofferenza, di crisi, di rottura col passato, ma anche un passaggio, inevitabile, di grande trasformazione.

La morte segna un momento in cui qualcosa cessa di essere, qualcosa che era non sarà più.

È la condizione necessaria affinché, in profondità, si insinui il cambiamento, l’embrione di una nuova realtà che, solo dopo averla interiorizzata, si potrà trasformare in una vita nuova, in una nuova opportunità, e allora sarà la Rinascita, la Pasqua.

La primavera segue l’inverno, come a ricordarci che la morte è la condizione necessaria alla Rinascita.

E, condizione necessaria, è il cambiamento, la trasformazione in qualcosa di diverso, affinché ci sia una nuova crescita, uno sviluppo, una nuova evoluzione.

Niente cresce rimanendo uguale.

Per questo mi piace vedere la Pasqua come la celebrazione di nuove opportunità, di nuove prospettive.

In questa Pasqua, segnata da una profonda sofferenza,emotiva, sociale ed economica, in questo periodo in cui la morte, più del solito, fa paura e sembra così vicina, questa festa, mi ricorda che dopo seguirà una Rinascita e, più il cambiamento sarà profondo, maggiori saranno i benefici per la nuova vita.

Natura e Spiritualità, ancora un volta, indicano la strada di un percorso che potrà condurre all’abbondanza e alla prosperità.

Qualsiasi sia il nostro credo, il mio augurio è che questa Pasqua porti presto il cambiamento e la Rinascita nelle nostre Vite.

Nadia

11/04/2020